TERAMO – «A pochi mesi dalla fine della consiliatura preferisco dimettermi da consigliere comunale, non per occupare altre cariche o per cambiare casacca politica, come è stato fatto da diversi consiglieri comunali. Le mie dimissioni sono frutto di uno scenario politico che non condivido».E’ una dura lettera quella con cui il consigliere di Obiettivo Comune Roberto Ciccocelli motiva la sua decisione di dimettersi. Nella missiva, inviata al presidente del Consiglio comunale Nello Di Sabatino, il consigliere lancia delle precise e pesanti accuse. «Ho lottato – afferma – per cercare di cambiare ma gli interessi personali sono molto più forti degli ideali. Ringrazio tutti coloro che mi sostengono e mi hanno sostenuto, ringrazio tutti coloro che si impegneranno a far qualcosa per la nostra bella Giulianova». Ciccocelli critica apertamente i tagli subiti dall’ospedale di Giulianova, dai proclami, a cui non sono mai seguiti i fatti, sulla realizzazione dell’ospedale per acuti, al problema di Ortopedia e del Pronto soccorso. Ciccocelli se la prende con i sindaci di Roseto, Morro D’Oro, Notaresco, Bellante e Mosciano per non aver preso posizione e definisce «indecoroso» l’atto aziendale del manager Varrassi. «Vede Professore – scrive Ciccocelli – il tempo e le sue vicende personali (che, mi auguro, possa risolvere positivamente), hanno rivelato che di altro avrebbe dovuto occuparsi! Si, anche dell’Ospedale di Giulianova, seguire l’indicazione politica di chi l’aveva incaricato!!Naturalmente non auguro al Governatore Chiodi, cittadino giuliese in estate, di ricorrere alle cure dell’Ospedale di Giulianova. Troverebbe qualche difficoltà!!Dopo 14 anni di ininterrotta attività sociale e politica – per la mia città e per i miei concittadini, dico basta! E’ una vergogna!». Ciccocelli polemizza anche sul fatto che nessuna forza politica si sia interessata a chiarire alcuni punti chiave che lui rilancia nella missiva: «Sapere che fine ha fatto il progetto presentatoci dal Dott. Venturoni il febbraio 2010;I due punti nascita che si dovevano realizzare, con l’esclusione del terzo, fortemente voluto dalle Società Scientifiche Pediatriche e dal piano Fazio? Che fine ha fatto il nuovo Ospedale; sarà l’argomento delle prossime campagne elettorali? Il centro sinistra e Ruffini non volevano il nuovo ospedale, anzi volevano ristrutturarlo, il centro-destra ne voleva fare uno nuovo; risultato uguale a “zero” tante bugie;Il senso di fare un ospedale per cronici ( UOC per lunga degenza) e declassare ortopedia (in aperta antitesi con quanto dichiarò lo stesso Venturoni);con riferimento al piano aziendale il PDL locale non ritiene che le dichiarazioni di Venturoni rappresentino una falsità politica? Troppa vergogna? Nella confusione del piano aziendale, si capiscono quali sono gli indirizzi dei quattro Ospedali della ASL di Teramo? L’Ospedale di Sant’Omero non doveva essere privatizzato? L’Ospedale di Atri non doveva essere riconvertito? Gli Ospedali di Teramo e Giulianova non dovevano essere per acuti?». Ciccocelli conclude denunciando i «troppi interessi, anche personali, che ruotano intorno alla sanità, per poter difendere il nostro ospedale».